Nota inviata il 23/10/2024
Rete Ferroviaria Italiana
Trenitalia Direzione Regionale dell’Umbria
Trenitalia Direzione Regionale del Lazio
Oggetto: Servizi ferroviari – ritardi e disagi
Gentilissimi,
Il Coordinamento Comitati Pendolari Umbri, soggetto esponenziale di interessi di rilevanza sociale nell’ambito del trasporto pubblico locale e ferroviario, con la presente, già concordata con il Comitato Pendolari Terni, vuole per l’ennesima volta evidenziare che da tempo i convogli di “seconda fascia”, identificabili in RV – IC, quindi con Obbligo di Servizio Pubblico, sulla tratta Settebagni – Orte, nella fascia oraria pendolari, vengono molto spesso instradati dalla linea Direttissima alla Linea Convenzionale, denominata Lenta. Questo al solo fine di agevolare i treni a mercato AV, a scapito di centinaia di altri viaggiatori. Vorremmo segnalare a tal proposito come esempio il RV 4158 Roma – Ancona delle 18:31 che per diverse volte è stato instradato in Lenta, accumulando così forti ritardi. Quanto accaduto poi sia il giorno 16 ottobre u.s. al RV 4514 Roma – Foligno delle 17:00, che il 14 ottobre u.s. al RV 4732 Roma – Perugia delle 18:02 è solo la punta dell’iceberg. Nello specifico: i treni per il ritardo accumulato per l’instradamento in lenta sono stati fermati nella stazione di Orte ed i viaggiatori sono stati costretti a proseguire il viaggio sui convogli successivi. Al proposito, si evidenzia come il RV 4514 partito da Termini con circa 22 minuti, causa ritardo del corrispondente RV 4731 da Perugia, dopo Roma Tiburtina effettua la fermata successiva nella stazione di Narni per cui anche se in ritardo non ci sarebbero state significative interferenze con la traccia del RV 4732 che quel giorno viaggiava già da Tiburtina con circa 12 minuti di ritardo e che dopo quella di Orte effettua fermata anche a Nera – Montoro. Per questo, a nostro modesto avviso, l’eventuale trasbordo, ove strettamente necessario, si sarebbe potuto fare senza problemi a Terni e si sarebbe così evitato che il RV per Perugia partisse con ulteriori diciannove minuti di ritardo da Orte, con ulteriore aggravio del disagio già subito. Solo per buona memoria si vuole ulteriormente ricordare quanto accaduto il giorno 14 ottobre u.s. stavolta al RV 4732: partito con 10 minuti di ritardo da Tiburtina e quindi instradato in lenta, anche se – a quanto risulta – non vi fossero ritardi tali in Direttissima da giustificare tale scelta. Giunto quindi ad Orte con 40 minuti, i viaggiatori sono stati trasbordati sul RV4158 per Ancona che parte alle 18:31 da Termini. Come molti ben sanno i RRVV 4732, 4158 e il 4734, come anche il RV 4514, per orario di partenza sono treni con forte massa critica passeggeri. Si vuole al proposito sottolineare che lo scrivente Coordinamento, in sede di incontri svoltisi al tavolo tecnico sul trasporto ferroviario in Umbria, a più riprese ha chiesto, nell’interesse degli utenti, che eventuali limitazioni e/o trasbordi, in caso di ritardi od altro, decisi da RFI, sentita la Sala Operativa dell’Umbria al fine di evitare il sovrapporsi delle tracce o per altro motivo, venissero effettuati nella stazione di Terni e non in quella di Orte come diverse volte accaduto. Ciò a fronte anche dell’affluenza, in rientro da Roma, di pendolari che scendono a Terni. Si eviterebbe così anche un eventuale sovraffollamento del convoglio che poi dovrebbe proseguire da Orte in direzione Terni – Foligno – Perugia/Ancona, oltre al fatto che Terni è stazione di diramazione/testa sia della linea Terni – Rieti – L’Aquila – Sulmona e molti pendolari utilizzano i treni fino e da Terni per rientrare alle loro abitazioni nel reatino e zone limitrofe, sia della linea Terni – Ponte S.Giovanni – S.Sepolcro, quando sarà riaperta. A tal riguardo, si è venuti a conoscenza che il giorno 16 ottobre u.s. tre passeggeri che erano diretti a L’Aquila, a causa del ritardo del RV 4732, ormai diventato quasi cronico, per vari motivi, hanno perso l’ultimo convoglio per il capoluogo abruzzese, determinando la necessità di proseguire il viaggio con il treno seguente fino a Rieti e per poi proseguire, come ci risulta, verso L’Aquila in taxi a spese di Trenitalia (a quanto pare non sarebbe la prima volta che accade una situazione del genere).
Sempre in tema di coincidenze da Terni per Rieti – L’Aquila, vorremmo aprire una breve parentesi e chiedere alla Direzione Regionale Trenitalia del Lazio, competente per il servizio su tale tratta, di valutare attentamente la possibilità di rivedere gli orari di partenza da Terni dei convogli, per permettere la coincidenza con i treni provenienti da Roma, con slittamento di almeno 15 minuti (se non qualcosina in più), visto quanto accade con il R 19745 per l’Aquila coincidente con il RV 4732 o con il R 19741 per l’Aquila che sembra sistematicamente manca l’aggancio con il RV 4514 o con il R 19747 per Rieti coincidente con il RV 4158.
Per quanto sopra esposto si chiede a Rete Ferroviaria Italiana una maggior tutela dei servizi ferroviari sovraregionali per quanto riguarda il diritto all’accesso in Direttissima, anche perché rientra nell’accordo quadro sottoscritto dal Gestore dell’Infrastruttura con la Regione Umbria, come anche con Toscana e Lazio, così come si rinnova la richiesta, estesa anche a Trenitalia Direzione Regionale dell’Umbria, che le limitazioni e/o trasbordi siano previsti nella stazione di Terni e non più ad Orte, fatte salve situazioni eccezionali sulla tratta Orte – Terni che possano precluderli.
La presente nota viene inviata per quanto di rispettiva competenza alla Direzione Circolazione e Orario di Rete Ferroviaria Italiana, alla Direzione Regionale Trenitalia dell’Umbria, alla Direzione Regionale Trenitalia del Lazio e per conoscenza e quanto di competenza alla Regione Umbria Assessorato ai Trasporti ed Infrastrutture.
Si resta in attesa di un Vs. cortese sollecito cenno di riscontro alla presente.
Coordinamento Comitati Pendolari Umbri