Roma, 23/8/2024
Spett.le SULGA SRL,
e, per conoscenza,
spett.le Regione Umbria,
trovandomi a Perugia e dovendo oggi recarmi a Roma, ho preferito, per evitare gli ormai endemici disservizi ferroviari, optare per il trasporto pubblico su gomma. Scartata FLIXBUS per motivi di orario e di prezzi, ho acquistato due biglietti (A/R) da SULGA, salendo a bordo alla stazione degli autobus di Piazza Partigiani.
Dopo che l’autobus si è immesso sulla A1 ad Orte, ho provato ad accedere ai servizi igienici ma senza successo, perché la porta era chiusa.
Mi sono rivolto al conducente chiedendogli quale fosse la modalità di fruizione di tale sevizio, ricevendone come risposta “ah, ma lei me lo dice solo adesso? Se ha urgenza, deve aspettare che facciamo una sosta a Fiano Romano (barriera Roma Nord)”. L’urgenza a cronometro. A Fiano Romano il bus ha deviato nell’area di servizio ed il conducente ha fatto un annuncio dicendo che l’autobus avrebbe fatto una sosta per consentire a tutti quelli che ne avevano urgenza, di andare in bagno.
Ho voluto capire se questo fatto fosse l’eccezione o la regola, ho consultato il sito SULGA dove, nella sezione LINEE (vedi allegato), è scritto che:
Salvaguardia Ambiente e Comfort – Gli automezzi sono dotati di tutti i comfort: Wi-Fi, Bluetooth, Aria condizionata, Frigobar, Bagno, Monitor LCD, Impianto Hi-Fi, prese USB, sedili reclinabili e in regola con le normative CEE in materia di inquinamento.
Ho chiamato quindi la direzione SULGA ricevendo come risposta che, sì, viene dichiarato che tutti i bus sono dotati di bagno ma che questo viene reso disponibile solo per viaggi di lunga percorrenza, e la linea Perugia Roma non viene considerata tale.
Ho obiettato che questa limitazione non viene dichiarata, e che pertanto non si consente al cliente di scegliere il vettore in base a quello che soggettivamente può essere un requisito e che comunque, precludere ai clienti un servizio materialmente disponibile, è come minino ridicolo e che SULGA non ci fa una bella figura.
Del fatto informo la Regione Umbria, ove mai intendesse intervenire per quanto di sua competenza in materia di trasporti pubblici e di tutela dei relativi utenti.
Distinti saluti.
Sergio Fortini