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Infrastruttura ferrovia regionale Sansepolcro Terni. Lettera a RFI e Regione Umbria.

Lettera inviata alcuni giorni fa a RFI e Regione Umbria.


Spett.le Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.
Spett.le Regione Umbria

Con la presente nota, lo scrivente Coordinamento Comitati Pendolari Umbri, in quanto soggetto esponenziale di interessi di rilevanza sociale nell’ambito del trasporto pubblico, in accordo con i Rappresentanti Regionali Trasporti delle Associazioni dei Consumatori, partecipanti al Tavolo Tecnico Regionale sul Trasporto Ferroviario in Umbria, precisamente Franco Todaro per Federconsumatori ed Enzo Benda per Confconsumatori Umbria – Perugia, stante il riconoscimento con decreto interministeriale del 16 Aprile 2018, a “linea ferroviaria regionale di rilevanza per la rete ferroviaria nazionale” della tratta Terni -Ponte San Giovanni, già ferrovia concessa ex FCU, visto l’avvenuto passaggio dell’intera infrastruttura della ex FCU al Gestore Nazionale dell’Infrastruttura (Rete Ferroviaria Italiana S.p.A.) e dato che, da quasi tre anni la suddetta tratta, che riguarda un bacino di utenza di circa 170.000 persone, è chiusa al servizio ferroviario per lavori di ristrutturazione, che di fatto non sono mai iniziati, per non parlare della parte di linea che da Ponte San Giovanni si dirama fino alla stazione di San Sepolcro, bacino di utenza di circa 27.000 persone, aperta parzialmente al servizio fino a Città di Castello o verso la stazione di Perugia S. Anna, con lavori che si sono svolti o svolgono se si può dire a singhiozzo.

Per quanto esposto in precedenza, chiediamo di conoscere, sia da Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., che dalla Regione Umbria, lo stato degli atti ed il programma di investimenti che il Gestore Nazionale dell’Infrastruttura intenderebbe attivare per far ripartire il servizio ferroviario sulla San Sepolcro – Terni e le eventuali scadenze temporali, ipotizzate, per il completamento delle opere che dovrebbero essere effettuate.

Non di meno, si rappresenta che, con nota del 04 Aprile 2019, facemmo notare, all’allora Assessore ai Trasporti della Regione Umbria, che il protrarsi della chiusura dell’infrastruttura, con conseguente sospensione del servizio ferroviario, avrebbe potuto, perfino, far concretizzare l’ipotesi di un eventuale danno erariale, subito e subendo, considerate, inoltre, le lungaggini, di allora, nel passaggio della stessa, a Rete Ferroviaria Italiana S.p.A., nonostante il riconoscimento, con il decreto interministeriale del 16 Aprile 2018, a “linea ferroviaria regionale di rilevanza per la rete ferroviaria nazionale” della Terni -Ponte S.Giovanni; pertanto, riteniamo che tale ipotesi potrebbe, allo stato dei fatti sopraesposto, ancora da considerarsi in essere.

Si resta in attesa di un Vs. sollecito, cortese, riscontro alla presente.

Cordialmente,

Federconsumatori
Confconsumatori Umbria – Perugia
Coordinamento Comitati Pendolari Umbri